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2/18/2021

Cessione del quinto: cos’è?

Cessione del quinto: cos’è?

 

La cessione del quinto (dello stipendio o della pensione) è un tipo di prestito personale in cui il pagamento delle rate avviene attraverso trattenute dirette sul salario, fino ad un massimo di un quinto del netto dello stipendio o della pensione.

 

Per un lavoratore dipendente oppure per un pensionato la cessione del quinto rappresenta la possibilità di richiedere un finanziamento non finalizzato rimborsabile in comode rate mensili. Un finanziamento semplice e senza pensieri proprio perché il rimborso del capitale avviene con addebito direttamente sullo stipendio o sulla pensione, senza alcun impegno per il richiedente.

È un finanziamento che si può richiedere per bisogni personali che riguardano la vita privata e familiare come, ad esempio, l’acquisto di un’auto, di un televisore, di un corso di formazione o per necessità di denaro liquido.

Questo tipo di finanziamento prevede l’obbligo di un’assicurazione a garanzia del pagamento del debito residuo in caso di perdita del lavoro o di decesso del titolare. Chi richiede la cessione del quinto ha tutte le tutele e i diritti previsti dal credito ai consumatori qualunque sia l’importo del finanziamento.

 

Come funziona?

Esattamente come un prestito personale, anche la cessione del quinto è un finanziamento a tasso fisso con rimborso a rate costanti ma con la differenza che, in questo caso, il rimborso delle rate non viene effettuato dal richiedente bensì dal suo datore di lavoro, quindi nel caso dei dipendenti statali, dallo Stato stesso, (o dall’istituto previdenziale nel caso di pensionati) e il relativo importo è trattenuto direttamente dal netto in busta paga (o dalla pensione).

Il datore di lavoro è, quindi, il soggetto deputato a versare le rate a favore dell’Istituto che ha erogato il prestito.

Si parla di cessione del quinto in quanto l’importo della rata di rimborso non può normalmente eccedere la quinta parte dello stipendio netto mensile. In talune situazioni, allo scopo di aumentare la somma erogata, è tuttavia possibile arrivare ad una rata massima pari a due quinti dello stipendio; per far ciò è necessario sottoscrivere oltre che al contratto di cessione del quinto, anche un contratto di delega del pagamento, che impegna l’altro quinto dello stipendio.

Chi può richiedere un prestito con la cessione del quinto?

La cessione del quinto può essere richiesta solo da consumatori che abbiano un reddito sicuro come quello da lavoro dipendente o da pensione. Più precisamente, possono accedere alla cessione del quinto: dipendenti pubblici o statali; dipendenti privati; pensionati.

Nel caso di lavoratori dipendenti il contratto deve essere a tempo indeterminato e, inoltre, è richiesta un’anzianità lavorativa minima, che varia a seconda della compagnia assicurativa che fornisce la polizza e che, normalmente, è di qualche mese.

A questo va aggiunto che, per i dipendenti a tempo indeterminato di amministrazioni statali, pubbliche e private, è necessario che la durata della cessione non ecceda il termine del rapporto di lavoro ed il pensionamento. La cessione del quinto ai privati viene concessa raramente se non si sia già accantonato un TFR non trascurabile.

Di norma, poi, anche l’azienda presso cui il richiedente lavora deve soddisfare alcuni criteri di ammissibilità (ad es. un numero minimo di dipendenti, un capitale sociale superiore ad un minimo stabilito, etc.), valutati in sede di delibera della richiesta.

 

Perché richiedere la cessione del quinto?

Uno dei vantaggi principali è la flessibilità nella valutazione delle richieste lasciata all’Istituto finanziatore trattandosi di un’operazione di credito in qualche modo garantita. Una volta certificato il rispetto dei requisiti di ammissibilità, tanto del richiedente quanto dell’azienda per cui lavora (nel caso di lavoratori dipendenti), la probabilità di vedersi accordare il prestito è infatti piuttosto alta.

Le garanzie, unitamente ai pagamenti automatici delle rate, rendono l’operazione abbastanza sicura per il finanziatore, che di conseguenza potrà concedere finanziamenti anche a persone con una storia creditizia non perfetta a causa della quale difficilmente avrebbero accesso a forme alternative di finanziamento (come i prestiti personali).

Un secondo vantaggio deriva dal fatto che l’importo massimo del finanziamento è connesso sia al livello di retribuzione che all’anzianità lavorativa del richiedente, cosa che consente in alcuni casi di finanziare anche importi considerevoli.

 

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