Euribor ed Eurirs: cosa sono e come funzionano
La quotazione degli indici Euribor e Eurirs è fondamentale per conoscere il tasso applicato dalla banca sui mutui. Vediamo, quindi, cosa sono, come funzionano e come si applicano nelle diverse tipologie di mutuo.
Quando si sceglie un mutuo per l’acquisto di un immobile o quando si decide di cambiare, attraverso la surroga, il mutuo da uno vecchio a uno più vantaggioso, uno degli aspetti centrali da valutare è quello dei tassi di interesse applicati dalla banca.
Andiamo quindi a capire cosa sono gli indici Euribor ed Eurirs.
Cos’è l’Euribor?
L'Euribor è un tasso di riferimento che rappresenta il tasso medio delle transazioni finanziarie in euro compiute tra le banche europee più importanti. È il parametro di indicizzazione più utilizzato per calcolare gli interessi che si applicano sui mutui a tasso variabile, ed è un indicatore del costo del denaro a breve termine. Il termine Euribor sta per Euro Interest Bank Offered Rate e viene diffuso ogni giorno dalla Federazione Bancaria Europea in base alle operazioni di 20 banche dell'area Euro e di alcune banche esterne.
Esistono diversi tassi Euribor, a seconda della durata del finanziamento. Esistono ad esempio EURIBOR 12M, un tasso a 12 mesi, EURIBOR 6M, a sei mesi, EURIBOR 3M, a 3 mesi, e via dicendo. Maggiore è la durata del prestito e più alto è il valore.
L’Euribor viene utilizzato dagli istituti di credito per stabilire la base del valore del tasso nominale annuo (TAN) di un finanziamento. L’altra componente da considerare per definire il tasso applicato sul contratto di un mutuo a tasso variabile è lo spread, che è il margine aggiunto dalla banca e che rappresenta il guadagno dell’istituto.
Come funziona l’Euribor?
Per capire come funziona il calcolo dei mutui a tasso variabile, bisogna conoscere il valore dell’Euribor di un determinato giorno e a questo dato aggiungere lo spread applicato dalla banca. La somma di questi due elementi costituisce il tasso finale per il cliente sul quale verrà calcolata la prima rata di mutuo e indicata come rimborso di riferimento nel piano di ammortamento.
Facciamo un esempio:
Se viene applicato un tasso composto da Euribor 6 mesi oltre lo spread dell’1,00, avremmo un tasso pari allo 0,47%, in quanto il valore dell’attuale Euribor semestrale è negativo e pari allo 0,53%
Cos’è l’Eurirs?
L’Eurirs, detto anche IRS, è l’indice che viene rilevato dalle banche per definire il tasso dei mutui a rata fissa. Eurirs sta per Euro Interest Rate Swap. Viene pubblicato tutti i giorni e viene utilizzato come base del TAN che si compone di: Eurirs e Spread.
Il valore dell’Eurirs che viene considerato al momento della sottoscrizione del contratto di mutuo dipende dalla banca e dal giorno in cui rileva solitamente il tasso.
Come per l’Euribor, anche per l’Eurirs ci sono diverse durate. Attualmente sono diciotto e ogni scadenza rispecchia la durata del mutuo. Per esempio, se il mutuo a tasso fisso avesse una durata di 25 anni, il riferimento sarebbe l’Eurirs a 25 anni, mentre per un mutuo di durata trentennale, l’Eurirs sarebbe quello a 30 anni.
Come funziona l’Eurirs?
Quando si stipula un mutuo a tasso fisso, nel contratto di mutuo, si troverà la dicitura Eurirs + spread a una determinata percentuale. Minore sarà la percentuale di spread e più conveniente sarà il mutuo.
In molti casi, però, le banche propongono i mutui a tasso fisso sulla base di un’offerta peridica e può non essere sempre specificato il valore dell’IRS + spread, ma viene direttamente fornito il tasso finito su cui calcolare la rata del mutuo a rata fissa per tutta la durata del prestito.
Per dividere il valore dell’Eurirs da quello dello spread quando viene indicato soltanto il tasso finito di un mutuo bisogna sottrarre il dato dell’indice IRS, in base alla rilevazione stabilita dalla banca, al tasso applicato dall’istituto. Il risultato corrisponderà allo spread applicato sul mutuo e, dunque, si conoscerà il relativo margine di guadagno della banca.
Cosa scegliere?
La scelta del parametro di riferimento del mutuo, tra Euribor ed Eurirs, consiste prima di tutto nello scegliere se sia più vantaggioso un mutuo a tasso fisso o uno a tasso variabile.
Il mutuo a tasso fisso è la scelta più opportuna per chi vuole pagare sempre la stessa rata per tutta a durata del finanziamento e non vuole correre il rischio di un possibile rialzo improvviso dei tassi di interesse.
Il mutuo a tasso variabile, invece, segue una logica di mercato e pertanto la rata del prestito può modificarsi in base all’indice di riferimento, che solitamente è l’Euribor, con la possibilità di un eventuale rialzo della rata del mutuo.
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